Una delle tipologie di rifiuti che vengono costantemente prodotti nel piano gestione rifiuti cantiere è quella delle terre e rocce da scavo, che devono essere smaltite, come tutti i rifiuti, in accordo ad una precisa normativa. Questi rifiuti, che sono classificati tra gli “speciali”, possono essere prodotti sia durante lavorazioni di costruzione che di ristrutturazione e demolizione e la loro gestione non è tra le più facili, specialmente per la loro grande quantità.

Le rocce e terre da scavo non possono quindi essere smaltiti insieme agli altri rifiuti urbani, ma devono invece essere “conferiti” presso le discariche autorizzate ed anche la fase di trasporto è regolamentata. Vediamo insieme maggiori dettagli su queste operazioni.

Terre e rocce da scavo normativa

gestione terre e rocce da scavo
Gestione terre e rocce da scavo

Nel corso del tempo la normativa che riguarda lo smaltimento in discarica delle terre e rocce da scavo è variato. Dopo una serie di dibattiti, che sono stati fatti anche a livello europeo, nel corso del 2017 la disciplina in vigore è stata modificata e ora è necessario attenersi al DPR n. 120, che semplifica le procedure.

Normativa terre e rocce da scavo aggiornata. Sostanzialmente le possibilità di gestione di questi rifiuti previste dal nuovo decreto sono due: la prima prevede il loro trattamento come rifiuti da smaltire e la seconda vede la possibilità di un loro reimpiego come sottoprodotti, con riferimento ai vari criteri contenuti nel decreto stesso.

Nel regolamento precedente la suddivisione tra terreni potenzialmente contaminati e non contaminati era applicata in maniera molto rigida e per evitare errori le classificazioni volgevano sempre verso quella di non riutilizzo. Oggi, grazie alle semplificazioni introdotte, sia gli operatori coinvolti in questo smaltimento che gli stessi enti di controllo, hanno una visione del problema molto più chiara e si evitano quindi prese di posizione errate.

Quando il riutilizzo terre e rocce da scavo non è consentito

Esistono comunque una serie di casi in cui il riutilizzo non è assolutamente possibile e quindi si deve procedere, secondo il regolamento, con lo smaltimento in discarica. Dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto, alcune regioni italiane, tra le quali la Toscana, il Piemonte ed il Veneto, hanno integrato il decreto stesso con una serie di documenti a carattere informativo, completi di modulistica, con i quali si è cercato di aiutare i gestori del servizio a effettuare al meglio queste operazioni.

In alcuni casi sono state pubblicare anche delle “FAQ” con le risposte relative all’autocertificazione terre e rocce da scavo, che offrono maggiori dettagli pratici e uniformano le scelte da prendere in casi di possibili controversie.

Come si effettua lo smaltimento terra da scavo?

Il primo criterio da tenere presente quando si effettua lo smaltimento di questi rifiuti è quello di evitarne la contaminazione con altri materiali, come ad esempio l’amianto. Per questo motivo vengono effettuate delle specifiche analisi chimiche che servono a fare la dichiarazione terre e rocce da scavo.

La normativa prevede anche una fase intermedia, il “deposito temporaneo”, in attesa del risultato delle analisi.

Cer terre e rocce da scavo

smaltimento terre da scavo
smaltimento terre da scavo

Il CER delle terre rocce da scavo è il 170504. Se non siete sicuri che la vostra terra sia scevra da contaminazioni dovranno essere effettuate prima dello smaltimento delle analisi terre e rocce da scavo.

Costo smaltimento terre e rocce da scavo

La ditta incaricata dello svolgimento del servizio di smaltimento deve caricare le terre e le rocce di scavo sui cassoni scarrabili e su altri mezzi idonei all’uso e successivamente trasportarli presso i centri di raccolta autorizzati.

Per lo smaltimento di terre e rocce da scavo, che possono essere identificate con il codice CER 170504, attualmente il costo orientativo al quintale è di 13 euro, ed a questo deve essere aggiunto un ulteriore costo di 250 euro per l’esecuzione delle necessarie ed obbligatorie analisi chimiche e per il trasporto in discarica.

Naturalmente questo prezzo medio è indicativo e può variare secondo diversi fattori come ad esempio la lontananza del luogo di ritiro dei rifiuti dalla discarica autorizzata ed anche dalla quantità dei rifiuti stessi. Quando si effettua lo smaltimento terre da scavo viene rilasciato all’impresa un “formulario di identificazione” che attesta, come stabilito dalla legge, il corretto smaltimento.