Cosa si Intende per Classificazione dei Rifiuti?

La classificazione dei rifiuti è il processo di identificazione e suddivisione dei materiali di scarto in categorie specifiche in base alle loro caratteristiche, origine e al modo migliore per trattarli. Questo procedimento consente di gestire i rifiuti in modo efficiente, permettendo di individuare le modalità più adatte di smaltimento, riciclo o recupero energetico.

Perché è Importante Classificare i Tipi di Rifiuti?

Una corretta classificazione rifiuti è cruciale per diversi motivi:

  1. Protezione Ambientale: Una gestione inadeguata dei rifiuti può causare inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque, danneggiando gli ecosistemi naturali e mettendo a rischio la salute umana e animale. La corretta classificazione e gestione dei rifiuti riduce significativamente questo rischio.

  2. Riciclo Efficiente: La classificazione accurata consente di identificare i materiali riciclabili, facilitando il processo di recupero e riduzione dei rifiuti destinati alle discariche. Questo promuove un’economia circolare, in cui i rifiuti diventano risorse preziose per la produzione di nuovi materiali.

  3. Conformità Normativa: In molti paesi, esistono normative specifiche che regolano lo smaltimento dei rifiuti e impongono procedure precise di classificazione. Rispettare queste normative è fondamentale per evitare sanzioni legali e contribuire al rispetto dell’ambiente e della salute pubblica.

Come Avviene la Classificazione dei Rifiuti?

La classificazione dei rifiuti si basa su diversi criteri, tra cui:

  • Origine: I rifiuti possono provenire da fonti domestiche, industriali, commerciali o speciali, e ciascuna categoria può richiedere un trattamento diverso.
  • Composizione: I materiali di scarto possono essere suddivisi in varie categorie, come plastica, vetro, carta, metallo, rifiuti organici, per facilitare il loro trattamento.
  • Pericolosità: Alcuni tipi di rifiuti possono essere classificati come pericolosi a causa della loro tossicità, infiammabilità o altre caratteristiche, e richiedono un trattamento speciale per evitare danni all’ambiente e alla salute.

Principalmente però, i rifiuti si dividono in classificazione rifiuti urbanispeciali. I primi sono i rifiuti prodotti in ambito domestico, i successivi in ambito industriale / lavorativo.

I rifiuti urbani VENGONO raccolti a cura della Pubblica Amministrazione, che provvede ad incaricare delle aziende specializzate per ritirare la spazzatura in giro per le città e i paesi e provvedere al suo smaltimento.

la classificazione dei rifiuti
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I rifiuti speciali sono invece quelli prodotti da industrie, unità produttive, uffici, aziende in genere e negozi.

I rifiuti speciali NON vengono prelevati dalla Pubblica Amministrazione, ma l’azienda che li produce deve autonomamente provvedere al loro smaltimento, contattando una azienda specializzata di smaltimento.

Esempi Tipi di Rifiuti e Smaltimento

  • Diossina
  • Percolato
  • Rifiuti di attività agro-industriali
  • Rifiuti prodotti dalle attività di post-costruzioni/ristrutturazioni
  • Scarti di produzioni industriali
  • Rifiuti di produzioni artigianali.
  • Materiali di scarto provenienti da attività commerciali
  • Rifiuti prodotti dalle attività di smaltimento rifiuti
  • Materiali radioattivi
  • Materiali tossici (amianto)
  • Rifiuti di natura medica (ospedali e cliniche private)
  • Rifiuti proveniente dall’industria tessile

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A Cosa Serve la Classificazione dei Rifiuti?

Le tipologie di rifiuti prodotti a livello industriale devono essere identificati in modo preciso ed univoco a seconda della loro natura e origine.
Questo perché ad ogni tipo di rifiuto corrispondono, secondo le normative vigenti, specifici metodi di raccolta e smaltimento.

i rifiuti

Il trattamento dei rifiuti speciali, cioè quelli di origine industriale, agricola e dei servizi, è in genere accompagnato da uno specifico iter burocratico, diverso per alcune tipologie di rifiuti, che ne consente la tracciabilità e la contabilità. I rifiuti pericolosi vengono sottoposti a controlli più precisi e stringenti, proprio in virtù della loro estrema tossicità o pericolosità.

Le aziende che si occupano della gestione dei rifiuti speciali, come Discarica.it in genere forniscono ai propri clienti anche assistenza relativa all’iter burocratico ed amministrativo relativo al trattamento dei rifiuti stessi. La corretta identificazione della tipologia dei rifiuti è il primo passo verso la loro corretta gestione e il loro trattamento.

La Classificazione dei Rifiuti Incide sul Costo dello Smaltimento?

Innanzitutto è necessario distinguere fra rifiuti urbani e rifiuti speciali. I primi vengono gestiti direttamente dalla Pubblica Amministrazione. Il servizio viene pagato dai cittadini tramite un’apposita tassa, la TARI.
Lo smaltimento dei rifiuti speciali spetta invece direttamente all’azienda che li produce. Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti dipende dalla loro tipologia, per cui anche i costi di queste operazioni possono variare in modo sensibile a seconda del tipo di rifiuti da gestire.

La nostra squadra offre sopralluoghi direttamente in azienda, a seguito dei quali viene steso un preventivo personalizzato che comprende la suddivisione classificazione rifiuti e i costi per il loro smaltimento.

I rifiuti sono suddivisi in diverse tipologie, identificate da un codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti). I codici sono stati elaborati dalla Comunità Europea nella Dec. n. 2000/532/CE e recepiti dalla legislazione italiana con una Direttiva del Ministero dell’Ambiente del 2002. In seguito le normative sono state più volte modificate ed aggiornate, e oggi in Italia è in vigore un elenco pubblicato nell’Allegato D del D.L. n. 91/2014.

I codici CER sono delle sequenze numeriche di 6 cifre che identificano in modo preciso la tipologia di rifiuto a cui si riferiscono. Ogni coppia di numeri, da sinistra a destra, indica l’area generale di appartenenza, la categoria più specifica ed infine la tipologia esatta.

Ad esempio il codice 02 si riferisce ai rifiuti prodotti dall’agricoltura e dall’industria alimentare. Le cifre 02 03 indicano, andando più nello specifico, i rifiuti prodotti nel trattamento di alimenti di origine vegetale. Il codice 02 03 01 indica i fanghi prodotti dalle operazioni di pulizia, lavaggio e sbucciatura delle verdure.

Lo smaltimento dei rifiuti classificati dipende dalla loro natura e dalle normative locali. Ecco un’overview generale delle principali modalità di smaltimento per alcune categorie comuni di rifiuti:

  1. Rifiuti Organici: Questi rifiuti includono scarti alimentari, foglie, residui di giardino, ecc. Possono essere compostati per produrre fertilizzante organico o trattati in impianti di biodigestione per produrre energia.

  2. Plastica, Vetro, Carta e Metallo (Raccolta Differenziata): Questi materiali possono essere raccolti separatamente attraverso programmi di raccolta differenziata e poi inviati a impianti di riciclo. Qui vengono trattati e trasformati in nuovi prodotti.

  3. Rifiuti Pericolosi: Prodotti chimici, batterie, vernici, ecc., rientrano in questa categoria. Richiedono un trattamento speciale e la corretta disposizione in appositi centri di raccolta pericolosi o impianti di trattamento.

  4. Rifiuti Ingombranti: Mobili, elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, ecc. Possono essere smaltiti attraverso servizi di raccolta ingombranti comunali o privati, che si occupano di smontare, riciclare o smaltire i materiali in modo appropriato.

  5. Rifiuti da Costruzione e Demolizione: Questi rifiuti derivano da lavori edili e possono includere materiali come cemento, legno, metallo, plastica, ecc. Possono essere smaltiti attraverso impianti di riciclo specializzati o depositati in discariche autorizzate.

  6. Rifiuti Elettronici: Computer, telefoni cellulari, elettrodomestici, ecc. Possono essere raccolti separatamente e inviati a impianti di riciclo specializzati dove vengono smontati e i componenti recuperati per il riciclo.